2260. Avrei voluto un paio di Patrick Cox
A Roma c’è una voragine nell’asfalto che continua ad allargarsi.
La Biennale che si infila in una Riyadh da fantascienza. (Carlo Antonelli)
Per chi volesse ascoltare il nostro insuperabile picnic di qualche settimana fa. (Paolo Ferraguti)
Como. L'allarme suona perché ha due pistole in tasca ma lo fanno entrare lo stesso in banca e lui la rapina.
Non c’è scampo a Ozempic e Wegovy. I farmaci per il diabete e l’obesità sono un fenomeno globale. Hanno conquistato i ricchi e famosi, generato miliardi di vendite e aperto un nuovo mercato per i farmaci dimagranti, che secondo Goldman Sachs raggiungerà i 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2030. Lo sviluppo del semaglutide, l’ingrediente chiave dei medicinali, ha anche trasformato il suo produttore, Novo Nordisk, nell’azienda europea di maggior valore, con profonde implicazioni per il suo paese d’origine, la Danimarca.
Alter Linus è un miracolo.
In politica, chi non si vergogna è potentissimo.
So che una vipera ha morso uno che mi odia. Pari e patta.
Ho visto il film di Wenders su Kiefer, in 3D. Non avrei detto: molto bello.
Troppo spesso ci si dimentica che la fotografia è anche e soprattutto l'arte dell'attesa.
Con la Tomba Brion, poi, Scarpa realizza il monumento più bello dei secoli diciannovesimo e ventesimo: Dune, non a caso, è stato girato là.
Che scarpe indossavo al college? Le Dr Martens, e ricordo benissimo la mia prima Gazelle Adidas, blu marino e arancione. Avrei voluto un paio di Patrick Cox ma non ho mai potuto comprarle.
L'antidoto contro l'odio è rendere virale la generosità. Rete. Nel suo ultimo libro “Generosità contagiosa” Chris Anderson, imprenditore fondatore di Ted, racconta come Internet possa esprimere il potenziale benefico.
Del resto viviamo in tempi bizzarri, si sa, uno va alla manifestazione pro Israele e si ritrova Ignazio La Russa, grande sbandieratore di braccia alzate, detentore di busti mussoliniani (come andare alla manifestazione per la lotta del grano e trovarci i celiaci).
Gerusalemme e Teheran sono nemici perfetti. L'uno vede nell'altro la minaccia principale e il decisivo fattore di legittimazione, interna e internazionale. Nel segno di Ovidio: non posso vivere con te né senza di te. Si aggiunga il vettore antropologico, per cui divisi su tutto ebrei israeliani e musulmani persiani condividono il medesimo sprezzante giudizio sugli arabi, peraltro coltivato anche dai turchi.
Non si sa certo da dove cominciare per parlare della mostra evento sui Preraffaelliti in scena a Forlì, al complesso museale di San Domenico, aperta fino al 30 giugno. Si potrebbe cominciare dal parcheggio, una delle poche opere realizzate dall'architetto romano Maurizio Sacripanti, maestro di Franco Purini, contrappunto brutalista a un movimento estetico ed artistico che è stato tutto meno che moderno e funzionale.
A quei tempi la fabbrica era come un polmone, si riempiva la mattina e si svuotava la sera. C'era un mondo dentro e un mondo fuori. Salivi sui loro autobus, rincasavi con loro nelle cascine dell'hinterland e scoprivi centinaia di storie, scoprivi che il 20 di ogni mese tante operaie lasciate dal marito si prostituivano, perché lo stipendio in busta paga era già finito, che molti facevano due o tre mestieri perché uno stipendio non bastava, arrotondavano lavorando in piccole autofficine o vendendo in fabbrica i prodotti delle loro terre d'origine. Era un mondo in trasformazione che andava raccontato.
Life’s Little Instruction Book: 870. Remember that great love and great achievements involve great risk.
In this economy, ‘old’ is the new ‘rich’. Since they’re the most likely generation to have already paid off a house and a car (or two), boomers don’t have to worry about borrowing costs like people without those assets do.
If someone tells you to follow your passion, it means they’re already rich. And typically, they made their fortune in some unglamorous industry like iron ore smelting. Only 2% of professional actors make a living from their craft.
Poi, come tutti i sabati, ecco l’insegnamento in pillole di Gianfranco Cavaglià (così come raccolto dalla sempre ottima Anna Rita Bertorello).
Oggi, n. 63. Gli angoli sono sempre un problema.
Curarsi con il vino (Mattia Della Libera)
Per una collezione di annunci mortuari (3). (Sonia Polimeno)
Laboratorio di Antropologia del Cibo. Un progetto interessante. (Ennio Ranaboldo)
La prima corsa di auto senza pilota guidate dall’intelligenza artificiale è stata abbastanza pietosa. (G.A.)
Negli UK ora è proibito usare ‘password’ come password. Adesso aspettiamo che proibiscano di usare ‘12345678. (Cristina Marras)
Avvertenza micidiale: non mandatemi nessun libro scitto da voi se non siete Dostoevskji o sicuri di esserlo. (Natalia Aspesi via GM)
Nuova presentazione del libro di Luciano Bolzoni sugli aeroporti. Questa volta a Busto Arsizio. 16 maggio, ore 18.00. Qui l’invito. (Luciano Bolzoni)
L'alfabeto islandese comprende 33 lettere, compresa la zeta, che era stata abrogata da un decreto del 1973. Con alcune eccezioni: Elizabet, Làrenzina, Zòphonias, Pizza (non avendo mai attecchito il termine 'pitsa'). L'isola ha una lingua bizzarra e affascinante: levatrice si dice 'madre della luce', il sangue può essere 'rugiada della spada'. Gli specialisti di Jorge Luis Borges conoscono l'arte islandese del Kenningar (metafore enigmatiche), gli enigmisti sanno che islandese è un anagramma di salsedine. (Stefano Bartezzaghi via GM)
Questa settima ho finito di leggere il libro «I 365 giorni che hanno cambiato la storia» una raccolta di 365 eventi storici spesso noti ma che non fa mai male ricordare. Anche perché, come era prevedibile, molti dei fatti raccontati sono episodi violenti e drammatici che è giusto ricordare per evitare che si ripetano. Come il massacro di studenti a Città del Messico nel 1968 o quello di Sabra e Shatila del 1982. Tuttavia nel libro c'è anche qualche piccolo atto d'amore. Come il blackout nella costa est degli Stati Uniti del 9 novembre 1965 che, si dice, contribuì al boom di natalità che si registrò a New York nove mesi dopo. (dalla newsletter di Jacopo Perfetti)
All’inizio degli anni dieci del duemila qualcosa improvvisamente è andato storto per gli adolescenti. Ormai conoscerete le statistiche: secondo molti studi dal 2010 al 2019 negli Stati Uniti il tasso di depressione e ansia, abbastanza stabile negli anni precedenti, è aumentato del 50 per cento. Tra gli adolescenti dai 10 e ai 19 anni il tasso di suicidi è cresciuto del 48 per cento. Per le ragazze tra i 10 e i 14 anni, l’aumento è stato del 131 per cento. Il problema non riguarda solo gli Stati Uniti: nello stesso periodo un andamento simile è emerso in Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, nei paesi nordici e altrove. In base a vari parametri e in diversi paesi, la generazione Z (i nati a partire dal 1996) soffre di ansia, depressione, autolesionismo e disturbi correlati più di qualsiasi altra generazione per la quale abbiamo dati a disposizione. La mia tesi è questa: la nuova infanzia incentrata basata sull’uso del telefono, che ha preso forma circa dodici anni fa, sta facendo ammalare i giovani e bloccando il loro sviluppo verso l’età adulta. Serve una drastica correzione culturale, subito. (GM)
Ho fatto architettura. Se avessi studiato in una scuola di teatro, non avrei mai fatto il tipo di teatro che sto facendo. (Bob Wilson)
Sabato 4 maggio 2024
Avrei voluto un paio di Patrick Cox
4 maggio. May the 4th. Che la forza sia con voi: è lo Star Wars Day. Anche, è il giorno in cui Alice finisce nel rabbit hole e iniziano le avventure nel fantastico mondo inventato da Lewis Carroll. Anche, è Gene Vincent registra “Be Bop A Lula”. Era il 1956. Cose così.
Sui compleanni, tanti cari auguri a Rocco Siffredi e a Renato Vallanzasca. Letteralmente: kisskiss / bangbang.
24 frammenti per un sabato con il sole e clima più mite. Ma non dura.
Questo numero di oggi viene inviato a 2504 lettori / Segel dice di non temere il fallimento. “Ci sono passato qualche volta, fa male, ma so anche che si sopravvive”.
Dal 20 febbraio 2018, 2260 giorni senza mai saltarne uno.
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